Nessun giorno di riposo: si può agire in giudizio ?
Sono un infermiere , lavoro in sala operatoria, il personale nelle ASL è molto diminuito e quindi mi trovo costretto a lavorare spesso senza godere dei riposi compensativi previsti dalla contrattazione collettiva o quanto meno ad essere sottoposto a turni di reperibilità che non rispettano gli accordi contrattuali, ho oltre 50 anni e mi sento veramente stanco , ma non so cosa fare anche se capisco che il reparto ha bisogno di personale che non c’è
Entrare nel merito delle difficoltà della ASL non è nostro compito anche se ci sarebbe tanto da dire specie su queste politiche di tagli indiscriminati tornando al tuo caso è evidente che il mancato rispetto dei giorni di riposo e dei turni di reperibilità ti dà diritto ad agire giudizialmente per ottenere non solo una maggiorazione retributiva, ma anche un risarcimento del danno esistenziale ( quale ad esempio il danno da usura psicofisica o o per lesione del diritto alla salute o di quello alla libera esplicazione delle attività realizzatrici della persona umana) in caso di lavoro prestato oltre il sesto giorno consecutivo. Il danno esistenziale però va dimostrato e la prima prova è la tua contrarietà manifestata all’azienda ogni qual volta ti richieda prestazioni non dovute. Tieni presente che non ha alcun rilievo se nel tempo hai goduto di riposi maggiori. Ciò che conta è il mancato rispetto dei riposi nell’arco di tempo contemplato dalla contratto di lavoro (giorno – settimana ecc). Pertanto ogni volta che ti viene chiesto di svolgere prestazioni di lavoro o turni di reperibilità oltre l’arco di tempo contemplato dalla contratto di lavoro invia tramite raccomandata una comunicazione dove mostri la tua contrarietà alla prestazione richiesta, tutte le raccomandate ti serviranno come prova nella futura causa che potrai intentare con l’assistenza di un Avvocato per ottenere le maggiorazioni richieste ed il risarcimento del danno.
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