Tradimento, separazione, divorzio, addebito della separazione e risarcimento del danno
Buongiorno, io e mio marito ci separammo circa dieci anni fa al tribunale di Livorno, poi ci siamo riappacificati tornando a vivere assieme. Ora lui se ne è andato da casa con un’altra e mi chiede il divorzio. Io posso oppormi? quella separazione è valida? Cosa posso ottenere da lui? Mi spetta qualcosa essendo stata tradita e lui andato via da casa?
Il presupposto del divorzio è che dopo la separazione non vi sia stata convivenza tra i coniugi, pertanto è di tutta evidenza che non potete divorziare senza prima nuovamente separarvi a meno che non dichiariate il falso voi coniugi al Giudice e l’avvocato nell’atto di divorzio .
Andiamo quindi a vedere quale tipo di separazione potrai ottenere. Come Ben saprai (essendoti già separata 10 anni fa) la separazione può essere consensuale o giudiziale. In entrambi i casi per parlare di mantenimento è necessario sapere se lavorate entrambi, i vostri redditi e se avete figli, perché potrai ottenere il mantenimento per te se lui è l’unico produttore di reddito o il suo reddito è abbastanza superiore al tuo, mentre se hai dei figli minorenni o comunque non autosufficienti otterrai comunque un contributo al loro mantenimento.
La separazione consensuale è più rapida e si basa sul vostro accordo economico, la separazione giudiziale dura molto di più (richiede numerose udienze e numerosi atti degli avvocati) e presuppone una decisione del giudice su richieste delle parti diverse tra loro.
La separazione giudiziale può essere chiesta anche con addebito di responsabilità quando (come nel tuo caso) si ritiene che l’ unico motivo della separazione vada trovato nel tradimento del coniuge, questo porta degli effetti più gravi quando il traditore è colui che ha il reddito più basso, colui cioè che avrebbe diritto al mantenimento, infatti l’addebito comporta in primo luogo la perdita dello stesso (sostituito con il diritto ai soli alimenti), ed inoltre il coniuge che vede addebitarsi la separazione perde il diritto alla reversibilità in caso di premorienza e i diritti di successione
Per rispondere poi alla tua ultima domanda “mi spetta un risarcimento del danno?” ti informo che Il coniuge a cui non è addebitata la responsabilità può chiedere anche il risarcimento del danno, ma questo non può essere solo consequenziale al tradimento, ma va dimostrato che il tradimento “ “per le sue modalità e in relazione alla specificità della fattispecie, abbia dato luogo a lesione della salute del coniuge (lesione che dovrà essere dimostrata anche sotto il profilo del nesso di causalità)” oppure che “l’infedeltà per le sue modalità abbia trasmodato in comportamenti che, oltrepassando i limiti dell’offesa di per sè insita nella violazione dell’obbligo in questione, si siano concretizzati in atti specificamente lesivi della dignità della persona, costituente bene costituzionalmente protetto“.
Se ti riconosci in questa situazione, potrai chiedere l’addebito della separazione e il risarcimento del danno.
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